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Patologie anali

Ragade anale

La ragade è una ulcerazione a racchetta a carico della parete distale del canale anale, a livello del tratto rivestito dalla cute. Molteplici sono le teorie che ne spiegano la genesi: una teoria infettiva secondo la quale originerebbe per l'infezione di una cripta anale, una vascolare per la quale originerebbe quale conseguenza di una crisi emorroidaria, una endocrina legata all'iperfollicolarismo, una meccanica secondo la quale si formerebbe per il trauma del passaggio di feci dure, una chimica legata all'azione irritante delle feci liquide. L'ipertono sfinterico, la condizione per la quale una ragade acuta tende a cronicizzarsi, può essere causato dalla formazione della ragade ma, esso stesso, può essere la condizione predisponente al formarsi di quel circolo vizioso che qui sotto viene illustrato graficamente.

ragade anale 1

Il sintomo principe della ragade è il dolore, scatenato dalla evacuazione e perdurante per qualche ora dopo la stessa: nessuna affezione proctologica possiede un sintomo così patognomonico di malattia. Il sanguinamento, quasi sempre presente, è modesto e consiste nel macchiare la carta igienica all'atto della pulizia, si accompagna in genere a prurito e bruciore; la comparsa di secrezione sieropuruloide è indice di infezione della ragade. La diagnosi è semplice e già la raccolta dei dati anamnestici ci indirizza giustamente; la visita proctologica con anoscopia ci consente poi di apprezzare le dimensioni della ragade, la sua localizzazione, il grado di ipertono sinteriale, la presenza di lesioni associate quali la skin-tag, la papilla ipertrofica, lo pseudopolipo fibroso. Importante al fine del trattamento medico o chirurgico è la manometria anorettale che ci consente di "quantificare" l'entità dell'ipertono muscolare.

Terapia medica

Efficace nel trattamento delle ragadi acute senza manifestazioni perilesionali (skin-tags, pseudopolipi, ecc.), consiste in:

  • corretto regime alimentare;
  • regolarizzazione dell'alvo mediante un maggiore apporto dietetico di fibre vegetali e di acque alcaline;
  • utilizzo di sostanze idrofile, sia naturali che di sintesi, lubrificanti o lassativi osmotici per ridurre l'attrito locale;
  • riduzione dell'ipertono muscolare mediante autodilatazioni quotidiane;
  • utilizzo di prodotti topici cicatrizzanti.

ragade anale acuta al polo posteriore del canale anale - ragade anale 2

Ragade anale acuta al polo posteriore del canale anale

Guarigione della ragade dopo 45 giorni di trattamento medico - ragade anale 3

Guarigione della ragade dopo 45 giorni di trattamento medico

Terapia chirurgica

Considerando che l'ipertono sfinterico è la causa della cronicizzazione della ragade, lo scopo principe della terapia chirurgica è la sua correzione oltre che la rimozione delle manifestazioni perilesionali, quando presenti.

  • La divulsione anale consiste nella progressiva dilatazione del canale anale in anestesia locale mediante introduzione digitale controllata; si associa a criotrattamento del fondo della ragade.
  • La sfinterotomia posteriore con anoplastica seondo Arnous consiste nella escissione della ragade e delle strutture perilesionali, nella sfinterotomia interna posteriore e nell'anoplastica mediante sutura del lembo mucoso al margine interno dello sfintere interno.
  • La sfinterotomia laterale, a cielo chiuso o aperto, consiste nella sezione dello sfintere interno nella sua porzione laterale.

ragade al polo posteriore del canale anale con pseudopolipo fibroso interno e skin-tag esterna - ragade anale 4

Ragade al polo posteriore del canale anale con pseudopolipo fibroso interno e skin-tag esterna
Si esegue la sfinterotomia posteriore con anoplastica sec. Arnous

ragade anale anteriore - ragade anale 5

Ragade anale anteriore

Guarigione dopo divulsione anale e criotrattamento della ragade - ragade anale 5

Guarigione dopo divulsione anale e criotrattamento della ragade

BIBLIOGRAFIA

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